Dunque ho messo come titolo della discussione
"La Fiction di -Fuko-" perchè per il momento la storia non ha un titolo!
Era da un sacco che volevo pubblicarla, ma non avevo il coraggio e sinceramente non ce l'ho nemmeno adesso u.u
Scusate eventuali errori e la storia non è il massimo u.u
La fic contiene alcune parti diciamo "hot" ma niente di esagerato u.u
I protagonisti sono due personaggi di Sekai-ichi, ma non dico chi
ma lo capirete subito e, diciamo, ho formato una coppia strana xD
Sono arrivata sino al 5 capitolo, ma inizierò presto il 6 ^^
Per il momento posto i primi due (:
Capitolo 1
Erano solamente le sei, ma oggi a Ritsu era stato dato il permesso di poter uscire prima dal lavoro. -Meno male! Così posso andare a casa e organizzare con calma la festicciola per Takano-san... Il problema sarà dirglielo..- pensò e subito si senti avvampare. Ancora perso tra i suoi pensieri era quasi arrivato all'ingresso quando si sentì chiamare.
”Onodera!” Ritsu capì subito di chi si trattava.
“Y-Yokozawa-san...C-che cosa c'è?” Rispose un po' intimorito.
“Oggi è il compleanno di Masamune. Lo sai vero?”
“S-si... e quindi?”
“E quindi tu adesso vieni con me a scegliere un regalo e a comprare un dolce.”
“Cosa?”
“Sei sordo per caso? Ho detto-”
“Ho capito cosa ha detto! Solo non capisco perché
io?”
“Aspettami qui, vado a prendere la giacca e torno”
“Yokozawa-san!” urlò, ma ormai l'altro se n'era già andato.
Ritsu non riusciva a capire del perché volesse andare proprio con lui, visto che lo odiava per avergli “rubato” il
suo Masamune.
“Eccomi! Andiamo.” -La gentilezza non è propriamente il suo forte- pensò.
Durante tutto il tragitto nessuno dei due parlò, fin quando non si fermarono davanti ad una gioielleria.
“Entriamo qui per il regalo”
Ritsu si accorse che erano molto vicini a casa e si chiese da quando li c'era una gioielleria, non ci aveva mai fatto caso prima.
Il negozio era molto elegante e con merce parecchio costosa, ma a Yokozawa non sembrava importare molto. Si fermò a guardarlo mentre era indeciso sulla scelta tra due orologi, che a lui parevano identici, ma dalla serietà con cui Yokozawa se li rigirava tra le mani e osservava ogni minimo particolare, dovevano essere in realtà molto diversi; alla fine lo vide optare per quello più “classico”.
Stava uscendo per aspettarlo fuori, quando girandosi per controllare a che punto fosse, rimase completamente scioccato dall'espressione che vide sul volto dell'uomo in quel momento, un espressione che non gli aveva mai visto prima: stava sorridendo dolcemente mentre parlava con la commessa, che forse gli aveva chiesto qualcosa riguardo al regalo.
Ritsu rimase completamente rapito da quel sorriso e senti il suo cuore battere leggermente più forte e le guance arrossarsi.
-Ehi, ma che mi prende!- pensò preoccupato per la sua reazione.
Nel frattempo Yokozawa gli si era avvicinato:
“Onodera! Sveglia! Andiamo, dobbiamo ancora passare a comprare il dolce”
“S-si!” disse tornado in sé.
Dopo pochi metri si fermarono di nuovo e questa volta di fronte ad una pasticceria all'apparenza molto elegante.
-Possibile che io non mi sia mai accorto di questi negozi prima d'ora?-si disse mentalmente.
“Qui fanno le migliori torte della zona” gli disse Yokozawa.
“D-davvero? Non sono mai stato qui prima di adesso”
Appena entrarono, Ritsu si illuminò: non aveva mai visto una pasticceria con una così vasta scelta di dolci vari, specialmente di torte, cosa che lui adorava.
Yokozawa impassibile come sempre, si mise a cercare la torta che sarebbe potuta piacere di più al suo Masamune, quando notò che il ragazzo si era completamente incollato ad una vetrina.
-Sembra un bambino in un negozio di giocattoli- pensò.
Gli si avvicinò per vedere cosa stesse guardando così rapito, e vide che il suo sguardo era fisso su una torta ricoperta interamente di panna con sopra delle fragole.
“Questa deve essere veramente una delizia. Adoro la panna. Verrò a comprarne una prima o poi” disse il ragazzo.
L'uomo fece finta di niente e scelse per Masamune una torta al cioccolato, ma insieme prese anche l'altra, senza che l'altro se ne accorgesse.
Arrivarono all'appartamento e Ritsu notò che erano già le 8.
-Cavolo, è tardissimo! Ci abbiamo messo tutto questo tempo? Ahh devo dire addio alla mia festicciola.. E poi sarebbe stata impossibile farla in qualunque modo con Yokozawa tra i piedi-
“Mm già le 8. Masamune dovrebbe essere rientrato ormai.”
Suonò il campanello un paio di volte ma nessuno rispose.
“A quanto pare è ancora alla Marukawa. Va bé aspetterò”
A quel punto Ritsu, anche se riluttante, invitò l'uomo nel suo appartamento per aspettare il rientro del festeggiato.
Capitolo 2
Avere Yokozawa in casa, aveva messo a Ritsu una tremenda agitazione.
“Vuole qualcosa da bere?”
“Dell'acqua grazie”
Passarono alcuni minuti e il silenzio si faceva sempre più pesante.
-Non riesco a sopportare questi silenzi. Ma di cosa potremmo mai parlare io e Yokozawa-san? Non siamo mai andati d'accordo e le uniche volte in cui abbiamo discusso era per via di Takano-san.-
Ritsu alzò lo sguardo dal tavolino a cui erano seduti e notò che nel sacchetto della pasticceria vi era un altro pacchetto.
-Ha comprato due torte? Per quale motivo? In più io ho anche quella che avevo preso vicino al lavoro... Pazienza la mia la terrò per un'altra occasione. Ma perché due?-
“Yokozawa-san, posso chiederle come mai ha comprato due torte?”
Alla domanda , l'uomo si mise una mano davanti al volto, imbarazzato, non sapendo cosa rispondere.
-Non posso certo dirgli che l'ho presa perché mi sono lasciato intenerire dalla sua espressione mentre fissava quella torta e anche mentre pronunciava quella frase prima di andare-
-E' imbarazzato? Yokozawa imbarazzato? Non posso crederci!-
“Ecco.. Veramente..” -Perché sto esitando? Sono un uomo e poi non posso farmi vedere così davanti ad Onodera accidenti!-
“Quella è tua.”
Ritsu rimase completamente sbalordito. Yokozawa aveva preso quella torta per lui? Iniziava veramente a preoccuparsi. -Non è che c'è qualcosa sotto?- si chiese.
“Ah.. Mm... Ma perché ha preso una torta anche a me?”
“...”
“Beh g-grazie! Posso aprirla adesso?”
Yokozawa fece cenno di sì con la testa e così aprì la scatola: non poteva crederci, era la torta con la panna e le fragole, quella che era rimasto incantato a guardare. Alzò lo sguardo verso l'uomo che subito si girò dall'altra parte per evitare un qualsiasi contatto visivo.
Ritsu arrossì violentemente.
“Perché ha comprato proprio questa torta?”
“Era quella che stavi guardando al negozio no? Hai anche detto che saresti tornato a comprarla, così l'ho fatto io al posto tuo. Ti ho risparmiato la fatica e il
denaro”
-Bravo! L'ultima frase potevo anche risparmiarmela- pensò Yokozawa.
“Beh se è così poteva risparmiarsela lei la fatica! Si tenga pure la sua torta! Io vado a vedere se Takano-san è rientrato, non riuscirei a passare un minuto di più qui con lei!”
-Che cretino che sono! Era ovvio che non l'avesse presa per gentilezza. E io che avevo pensato che ci potesse essere qualcosa di buono in lui. Ma poi perché mi sto scaldando tanto?-
Era ormai all'ingresso quando si sentì afferrare il braccio, tentò di liberarsi ma Yokozawa, girandolo verso di lui, lo sbatté contro la porta bloccandogli entrambi i polsi.
“Y-Yokozawa-san che sta facendo! Mi lasci andare!”
Il suo viso era vicinissimo, Ritsu poteva sentire il suo respiro su di lui; il cuore iniziò a battergli più velocemente e non riuscì a trovare la forza per respingerlo, si sentì mancare le forze tanto che cadde in ginocchio seguito dall'uomo.
A quel punto Yokozawa annullò completamente la poca distanza che rimaneva tra i due stampandogli un morbido bacio sulle labbra. Né Ritsu né Yokozawa si capacitavano di quello che stava accadendo, ma nessuno dei due aveva la forza e soprattutto la lucidità per dire o fare qualcosa.
Nel frattempo Yokozawa aveva lasciato i polsi al ragazzo, ma Ritsu non tentò di scappare, anzi, quando Yokozawa lo baciò di nuovo, questa volta con più passione, ricambiò.
-Perché gli sto permettendo di baciarmi? Perché sto provando questa strana sensazione di... piacere?- pensava mentre si lasciava andare.
Edited by -Fuko- - 12/9/2011, 20:36