La Fiction di -Fuko- :3

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-Fuko-
view post Posted on 12/9/2011, 16:59     +1   -1




Dunque ho messo come titolo della discussione "La Fiction di -Fuko-" perchè per il momento la storia non ha un titolo! :wacko:

Era da un sacco che volevo pubblicarla, ma non avevo il coraggio e sinceramente non ce l'ho nemmeno adesso u.u
Scusate eventuali errori e la storia non è il massimo u.u
La fic contiene alcune parti diciamo "hot" ma niente di esagerato u.u
I protagonisti sono due personaggi di Sekai-ichi, ma non dico chi :rolleyes: ma lo capirete subito e, diciamo, ho formato una coppia strana xD

Sono arrivata sino al 5 capitolo, ma inizierò presto il 6 ^^
Per il momento posto i primi due (:

Capitolo 1



Erano solamente le sei, ma oggi a Ritsu era stato dato il permesso di poter uscire prima dal lavoro. -Meno male! Così posso andare a casa e organizzare con calma la festicciola per Takano-san... Il problema sarà dirglielo..- pensò e subito si senti avvampare. Ancora perso tra i suoi pensieri era quasi arrivato all'ingresso quando si sentì chiamare.
”Onodera!” Ritsu capì subito di chi si trattava.
“Y-Yokozawa-san...C-che cosa c'è?” Rispose un po' intimorito.
“Oggi è il compleanno di Masamune. Lo sai vero?”
“S-si... e quindi?”
“E quindi tu adesso vieni con me a scegliere un regalo e a comprare un dolce.”
“Cosa?”
“Sei sordo per caso? Ho detto-”
“Ho capito cosa ha detto! Solo non capisco perché io?”
“Aspettami qui, vado a prendere la giacca e torno”
“Yokozawa-san!” urlò, ma ormai l'altro se n'era già andato.
Ritsu non riusciva a capire del perché volesse andare proprio con lui, visto che lo odiava per avergli “rubato” il suo Masamune.
“Eccomi! Andiamo.” -La gentilezza non è propriamente il suo forte- pensò.
Durante tutto il tragitto nessuno dei due parlò, fin quando non si fermarono davanti ad una gioielleria.
“Entriamo qui per il regalo”
Ritsu si accorse che erano molto vicini a casa e si chiese da quando li c'era una gioielleria, non ci aveva mai fatto caso prima.
Il negozio era molto elegante e con merce parecchio costosa, ma a Yokozawa non sembrava importare molto. Si fermò a guardarlo mentre era indeciso sulla scelta tra due orologi, che a lui parevano identici, ma dalla serietà con cui Yokozawa se li rigirava tra le mani e osservava ogni minimo particolare, dovevano essere in realtà molto diversi; alla fine lo vide optare per quello più “classico”.
Stava uscendo per aspettarlo fuori, quando girandosi per controllare a che punto fosse, rimase completamente scioccato dall'espressione che vide sul volto dell'uomo in quel momento, un espressione che non gli aveva mai visto prima: stava sorridendo dolcemente mentre parlava con la commessa, che forse gli aveva chiesto qualcosa riguardo al regalo.
Ritsu rimase completamente rapito da quel sorriso e senti il suo cuore battere leggermente più forte e le guance arrossarsi.
-Ehi, ma che mi prende!- pensò preoccupato per la sua reazione.
Nel frattempo Yokozawa gli si era avvicinato:
“Onodera! Sveglia! Andiamo, dobbiamo ancora passare a comprare il dolce”
“S-si!” disse tornado in sé.
Dopo pochi metri si fermarono di nuovo e questa volta di fronte ad una pasticceria all'apparenza molto elegante.
-Possibile che io non mi sia mai accorto di questi negozi prima d'ora?-si disse mentalmente.
“Qui fanno le migliori torte della zona” gli disse Yokozawa.
“D-davvero? Non sono mai stato qui prima di adesso”
Appena entrarono, Ritsu si illuminò: non aveva mai visto una pasticceria con una così vasta scelta di dolci vari, specialmente di torte, cosa che lui adorava.
Yokozawa impassibile come sempre, si mise a cercare la torta che sarebbe potuta piacere di più al suo Masamune, quando notò che il ragazzo si era completamente incollato ad una vetrina.
-Sembra un bambino in un negozio di giocattoli- pensò.
Gli si avvicinò per vedere cosa stesse guardando così rapito, e vide che il suo sguardo era fisso su una torta ricoperta interamente di panna con sopra delle fragole.
“Questa deve essere veramente una delizia. Adoro la panna. Verrò a comprarne una prima o poi” disse il ragazzo.
L'uomo fece finta di niente e scelse per Masamune una torta al cioccolato, ma insieme prese anche l'altra, senza che l'altro se ne accorgesse.
Arrivarono all'appartamento e Ritsu notò che erano già le 8.
-Cavolo, è tardissimo! Ci abbiamo messo tutto questo tempo? Ahh devo dire addio alla mia festicciola.. E poi sarebbe stata impossibile farla in qualunque modo con Yokozawa tra i piedi-
“Mm già le 8. Masamune dovrebbe essere rientrato ormai.”
Suonò il campanello un paio di volte ma nessuno rispose.
“A quanto pare è ancora alla Marukawa. Va bé aspetterò”
A quel punto Ritsu, anche se riluttante, invitò l'uomo nel suo appartamento per aspettare il rientro del festeggiato.


Capitolo 2



Avere Yokozawa in casa, aveva messo a Ritsu una tremenda agitazione.
“Vuole qualcosa da bere?”
“Dell'acqua grazie”
Passarono alcuni minuti e il silenzio si faceva sempre più pesante.
-Non riesco a sopportare questi silenzi. Ma di cosa potremmo mai parlare io e Yokozawa-san? Non siamo mai andati d'accordo e le uniche volte in cui abbiamo discusso era per via di Takano-san.-
Ritsu alzò lo sguardo dal tavolino a cui erano seduti e notò che nel sacchetto della pasticceria vi era un altro pacchetto.
-Ha comprato due torte? Per quale motivo? In più io ho anche quella che avevo preso vicino al lavoro... Pazienza la mia la terrò per un'altra occasione. Ma perché due?-
“Yokozawa-san, posso chiederle come mai ha comprato due torte?”
Alla domanda , l'uomo si mise una mano davanti al volto, imbarazzato, non sapendo cosa rispondere.
-Non posso certo dirgli che l'ho presa perché mi sono lasciato intenerire dalla sua espressione mentre fissava quella torta e anche mentre pronunciava quella frase prima di andare-
-E' imbarazzato? Yokozawa imbarazzato? Non posso crederci!-
“Ecco.. Veramente..” -Perché sto esitando? Sono un uomo e poi non posso farmi vedere così davanti ad Onodera accidenti!-
“Quella è tua.”
Ritsu rimase completamente sbalordito. Yokozawa aveva preso quella torta per lui? Iniziava veramente a preoccuparsi. -Non è che c'è qualcosa sotto?- si chiese.
“Ah.. Mm... Ma perché ha preso una torta anche a me?”
“...”
“Beh g-grazie! Posso aprirla adesso?”
Yokozawa fece cenno di sì con la testa e così aprì la scatola: non poteva crederci, era la torta con la panna e le fragole, quella che era rimasto incantato a guardare. Alzò lo sguardo verso l'uomo che subito si girò dall'altra parte per evitare un qualsiasi contatto visivo.
Ritsu arrossì violentemente.
“Perché ha comprato proprio questa torta?”
“Era quella che stavi guardando al negozio no? Hai anche detto che saresti tornato a comprarla, così l'ho fatto io al posto tuo. Ti ho risparmiato la fatica e il denaro
-Bravo! L'ultima frase potevo anche risparmiarmela- pensò Yokozawa.
“Beh se è così poteva risparmiarsela lei la fatica! Si tenga pure la sua torta! Io vado a vedere se Takano-san è rientrato, non riuscirei a passare un minuto di più qui con lei!”
-Che cretino che sono! Era ovvio che non l'avesse presa per gentilezza. E io che avevo pensato che ci potesse essere qualcosa di buono in lui. Ma poi perché mi sto scaldando tanto?-
Era ormai all'ingresso quando si sentì afferrare il braccio, tentò di liberarsi ma Yokozawa, girandolo verso di lui, lo sbatté contro la porta bloccandogli entrambi i polsi.
“Y-Yokozawa-san che sta facendo! Mi lasci andare!”
Il suo viso era vicinissimo, Ritsu poteva sentire il suo respiro su di lui; il cuore iniziò a battergli più velocemente e non riuscì a trovare la forza per respingerlo, si sentì mancare le forze tanto che cadde in ginocchio seguito dall'uomo.
A quel punto Yokozawa annullò completamente la poca distanza che rimaneva tra i due stampandogli un morbido bacio sulle labbra. Né Ritsu né Yokozawa si capacitavano di quello che stava accadendo, ma nessuno dei due aveva la forza e soprattutto la lucidità per dire o fare qualcosa.
Nel frattempo Yokozawa aveva lasciato i polsi al ragazzo, ma Ritsu non tentò di scappare, anzi, quando Yokozawa lo baciò di nuovo, questa volta con più passione, ricambiò.
-Perché gli sto permettendo di baciarmi? Perché sto provando questa strana sensazione di... piacere?- pensava mentre si lasciava andare.

Edited by -Fuko- - 12/9/2011, 20:36
 
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view post Posted on 12/9/2011, 19:39     +1   -1


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wooooooooooooooooowww....bellaaaa....a me non sarebbe mai venuto in mente qualcosa del genere!!! Voglio il seguitoooooooo!!! *batte i pugni sul tavolo impaziente*
 
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-Fuko-
view post Posted on 12/9/2011, 19:42     +1   -1




Grazie >///<
Si solo la mia mente malata può pensare queste cose xD xD

CITAZIONE
*batte i pugni sul tavolo impaziente*

Uhhh così tanta impazienza xD il terzo capitolo lo posto domani u.u
 
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view post Posted on 12/9/2011, 19:42     +1   -1


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siiiiiiiiiiiiiiiii... evviva
 
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-Fuko-
view post Posted on 13/9/2011, 09:45     +1   -1




Posto il 3 capitolo ^^

Capitolo 3


Yokozawa era nella stessa situazione di Ritsu, non riusciva nemmeno lui a capire il perché lo stava baciando, per la seconda volta.
Si era accorto di essere stato troppo “acido” con quella risposta, ma non si aspettava che Onodera reagisse in quel modo, il ragazzo c'era rimasto davvero male e questo gli aveva provocato una strana sensazione che di certo non credeva di poter provare con lui.
In balia di quell'emozione lo aveva raggiunto e bloccato contro la porta, ormai il suo corpo si muoveva da solo; si era fermato qualche secondo a osservare quel viso che aveva assunto un'espressione confusa e un po' impaurita, ma che lui in quel momento trovava incredibilmente sexy. Non aveva resistito e lo aveva baciato, un bacio casto, morbido.
-Che sensazione piacevole.. E' così bello. Ehi che cavolo mi metto a pensare adesso! Stiamo parlando di Onodera, non è Masamune. Però.. Però non riesco a fermarmi. Che diavolo mi sta succedendo...-
Nel frattempo si era allontanato e lo aveva guardato in viso: l'espressione che aveva assunto adesso era ancora più eccitante della precedente e non poté resistere, lo baciò, di nuovo, ma questa volta con più passione.
Ritsu non opponeva resistenza, anzi stava ricambiando il bacio, così Yokozawa decise di azzardare di più, mise le mani sotto la maglia dell'altro sollecitandogli i capezzoli e sentì il ragazzo sussultare.
“Y-Yokozawa-san.. n-non credo sia il caso.. nh.. ci detestiamo sin dal primo momento che ci siamo visti e poi ad entrambi piace un'altra persona..”
“Lo so.. Ma non riesco a fermarmi. Non sto capendo più niente” fece una pausa e poi aggiunse: “Io ti voglio... Onodera.” sussurrando all'orecchio del ragazzo con voce sensuale.
Senza sapere come si ritrovarono sul divano in salotto mezzi nudi; Yokozawa leccava i capezzoli del ragazzo mentre con la mano gli accarezzava il membro ormai duro e Ritsu, a quel punto, si lasciò scappare un gemito di piacere.
“Y-Yokozawa-san è meglio se... ahhh.. se ci fermiamo qui... ahhh”
“Ne sei sicuro? Lui mi sembra di tutt'altra idea..” disse continuando ad accarezzarlo con più insistenza da sopra i boxer e guardandolo fisso negli occhi.
“Allora, vuoi che mi fermi?”
“N-no...” era inutile fermarsi a quel punto.
Yokozawa allora tirò via gli ultimi pezzi di stoffa che ricoprivano entrambi e iniziò a baciare il ragazzo partendo dal petto, scendendo sempre più in basso; arrivato “in fondo” diede dei piccoli baci all'interno coscia per poi spostarsi sul membro leccandolo piano e intanto sentiva Ritsu gemere sempre più forte.
Dopodiché si alzò posizionandosi sopra l'altro e con due dita violò l'apertura del ragazzo; quando capì che Ritsu era pronto, iniziò a penetrarlo piano e notò la sua espressione di dolore.
“Rilassati Onodera” disse con tono dolce.
Ormai era completamente dentro ma non si mosse.
“Posso iniziare a muovermi o vuoi che mi fermi?”
“N-no... ahhh.. continui..” nemmeno lui credeva a quello che aveva appena detto.
Detto fatto: Yokozawa iniziò a muoversi piano, poi sempre più veloce e a Ritsu sfuggì un gemito di piacere, assecondando i movimenti dell'altro che, prendendogli il viso tra le mani, lo baciò e aumentò il ritmo delle spinte.
“Ahh..ahhh.. Yokozawa...san... ah!” quest'ultimo suonò gli uscì più forte degli altri, stava provando un forte piacere;
“Onodera... ahhh...” ansimò, anche lui ormai all'apice del piacere;
“Y-Yokozawa-san sto per...” Vennero insieme.
Erano ancora uno sopra l'altro quando all'improvviso suonò il campanello; Ritsu, tornato come alla realtà, si alzò di scatto allontanando Yokozawa che iniziò a rivestirsi velocemente.
“Chi è?” chiese Ritsu mentre tentava di infilarsi almeno le mutande e i pantaloni.
“Sono io!” era Takano-san.
 
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Usagi x Misaki
view post Posted on 13/9/2011, 13:30     +1   -1




Taaaakaaanoooooooooooooo T_______T
:sooooooob
Ma nuooo T_T Ritsu e Yokozawa nooo,è antipatico lui T_____T
(La cosa che mi da più fastidio però è.....Che la storia mi piace anche se è OnoderaxYokozawa T______T)
 
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-Fuko-
view post Posted on 13/9/2011, 13:33     +1   -1




CITAZIONE
Taaaakaaanoooooooooooooo T_______T

*fufufu* lo so sono stata cattiva con lui u.u
Che poi manca ancora il pezzo più crudele (almeno secondo me xD)

Ehehe sono rimasta sconvolta anchio che l'ho scritta xD Però al contrario a me Yokozawa piace *w*

CITAZIONE
La cosa che mi da più fastidio però è.....Che la storia mi piace anche se è OnoderaxYokozawa T______T

Bè di questo sono contenta u.u :fkp0r9.gif:
 
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view post Posted on 13/9/2011, 13:36     +1   -1


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ooooooooooooooooaaaaaaaaaaaaaaaaa.....diventa sempre più coinvolgente
mi piace mi piace *W*
 
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-Fuko-
view post Posted on 14/9/2011, 15:46     +1   -1




Ohhh è l'ora del 4 capitolo u.u

Capitolo 4


“Sono io!”
-Cavolo cavolo cavolo! E' Takano-san.. E adesso?-
“Un-un attimo!” urlò Ritsu che corse subito in salotto per avvertire Yokozawa.
Arrivato all'entrata del salotto, però, rimase immobile vedendo Yokozawa seduto tranquillamente al tavolino come se niente fosse successo con davanti la torta, una bottiglia di vino e tre bicchieri.
“Che c'è? Vuoi star li tutta la notte o hai intenzione di far entrare Masamune?”
Ritsu, che nel frattempo era riuscito a vestirsi completamente, andò ad aprire la porta e portò Takano nell'altra stanza;
“Masamune! Buon compleanno!” “Buon compleanno Takano-san”
“Grazie” Takano era un po' incredulo ma contento, soprattutto non riusciva a credere che Onodera e Yokozawa avessero fatto questa cosa insieme.
“Avanti sedetevi così iniziamo”
Quando furono tutti e tre seduti, Yokozawa diede il suo regalo all'altro.
“Tieni, questo è il mio regalo”
“Grazie, mi piace e soprattutto mi è molto utile!” disse Takano ridendo.
Ritsu stava osservando i due e vide di nuovo sul volto di Yokozawa quell'espressione che aveva al negozio, si capiva che era davvero contento che il regalo fosse piaciuto a Takano.
Mentre ci pensava si lasciò scappare un sorriso dolce, ma quando se ne rese conto, arrossì di colpo e Takano se ne accorse “Che hai Onodera?”
“Ah no... Niente!”
“Mh. Comunque, come avete fatto voi due a fare questo senza mettervi a litigare?” Takano non riusciva proprio a capacitarsi di questa cosa.
“Bé perché siamo diventati molto amici, non è così Onodera?” disse Yokozawa con un sorriso malizioso sulle labbra e mettendo un braccio intorno alle spalle di Ritsu.
“S-sì è così” rispose il ragazzo con un sorrisetto per nascondere l'imbarazzo.
-Come fa Yokozawa a rimanere così tranquillo davanti a Takano-san dopo quello che è successo-
“Non riesco proprio a crederci, per me durerà solo fino a domani mattina. Vedervi così fa quasi impressione” qui Takano non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere divertito, seguito da Yokozawa, mentre Ritsu non trovava la cosa molto divertente.
D'un tratto squillò il telefono di Takano “Scusate devo rispondere, è per lavoro” e così si spostò nell'ingresso;
“Io vado in bagno intanto” disse Ritsu.
Una volta in bagno iniziò a pensare a quello che stava succedendo -Ma solo io mi sento così teso e imbarazzato? Non penso di riuscire a resistere oltre.. Non so come quell'altro possa essere così tranquillo e soprattutto dire certe cose davanti a Takano-san...-
“Ahh che nervi!” disse battendo un pugno sul lavandino.
“Che hai da urlare?”
“Yokozawa-san! Ha lasciato Takano-san da solo?”
“No è ancora al telefono, credo ne avrà ancora per un po' e sinceramente credo sia un bene.”
“Per quale mo-” Ritsu non riuscì a terminare la frase che Yokozawa lo baciò.
“Aspetti!” Urlò il ragazzo allontanando l'altro “E' impazzito? Takano-san è di là!”
Yokozawa si avvicinò pericolosamente al volto di Ritsu: “Se devo essere sincero non mi interessa. Non capisco nemmeno io il perché non mi preoccupi che Masamune sia di là e potrebbe scoprirci. O forse in realtà lo so benissimo il perché...” e avvicinandosi all'orecchio, con voce calma e sensuale disse “Io voglio te, Ritsu” e lo baciò.
Ritsu non riuscì a resistere, proprio com'era successo un paio d'ore prima scoprì che quest'uomo aveva la capacità di farlo capitolare subito, senza tanta fatica; con Takano riusciva a resistere un po' di più e a volte anche ad evitare che accadesse qualcosa, ma con Yokozawa no, con lui era quasi impossibile.
-Che diavolo mi sta succedendo... A me piace Takano-san...- ma lasciò andare subito quel pensiero, come lui si lasciò andare completamente con Yokozawa. Di nuovo.
 
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view post Posted on 14/9/2011, 16:02     +1   -1


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aaaaaaaaaahhhhhh....cavolo..certo che questa coppia ha qualcosa di incredibile, strano e allo stesso tempo affascinante *-*
 
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-Fuko-
view post Posted on 14/9/2011, 16:11     +1   -1




CITAZIONE
questa coppia ha qualcosa di incredibile, strano e allo stesso tempo affascinante *-*

Sono d'accordo anchio *w*

Io ho voluto trasformare il loro odio (soprattutto quello di Yokozawa) in "amore", forse più in attrazione ^^
Come si dice quando si odia tanto in realtà si ama.. ecco io mi sono ispirata a questo ^^
 
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view post Posted on 14/9/2011, 19:03     +1   -1


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sisisi... hai perfettamente ragione Fuko-chan
 
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view post Posted on 16/9/2011, 13:29     +1   -1


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mmmmmm...*attende il seguito*
 
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-Fuko-
view post Posted on 16/9/2011, 13:34     +1   -1




Hai ragione! Posto immediatamente il 5 capitolo ^^
Questo è l'ultimo che posso pubblicare velocemente perchè il sesto non è ancora concluso ^^

Capitolo 5


Ritsu era seduto completamente nudo sul ripiano del lavandino, mentre Yokozawa leccava piano il suo membro e lo violava con le dita; era eccitatissimo e, con la poca lucidità rimasta, si maledì mentalmente per quello che stava per dire.
“Yokozawa-san... prendimi.. subito!”
“Non me lo faccio ripetere” disse l'altro con un sorrisetto malizioso sulle labbra e in un attimo era dentro di lui; Ritsu non riuscì a trattenere un urlo e Yokozawa lo zittì.
“Piano, piccolo Ritsu, altrimenti Masamune potrebbe sentirci..”
Il ragazzo era completamente accecato dal piacere, più della volta precedente, e faceva davvero fatica a trattenere i gemiti e dalla sua espressione lo si capiva benissimo.
“Y-Yokozawa-san... nhhhhh”
“Cosa c'è fai fatica a trattenerti? Guarda che non devi, puoi urlare quanto vuoi, però piano se non vuoi farti scoprire”
In quel momento Yokozawa trovava il ragazzo tremendamente carino a cercare di trattenersi e questo lo eccitò ancora di più, così aumentò il ritmo.
Ritsu a quel punto non riuscì più a resistere, così con un ultimo urlo e invocando il nome dell'altro, venne.
“Che carino il mio piccolo Ritsu” e lo baciò dolcemente. Anche Yokozawa ormai era al limite e, dopo ancora qualche spinta un po' più forte, venne dentro il ragazzo.
Proprio in quell'istante bussarono alla porta del bagno:
“Ehi va tutto bene? E' da una vita che siete li dentro!” urlò Takano dall'altra parte.
“Si adesso usciamo, non preoccuparti!” disse Yokozawa cercando di utilizzare un tono tranquillo per non far trapelare niente.
Ritsu invece non si sentiva per niente agitato o preoccupato, anzi quasi sperava che Takano li scoprisse li, insieme; si sentiva strano, qualcosa dentro di lui stava cambiando; si sentiva diviso a metà, da una parte l'amore per Takano e dall'altra il desiderio nei confronti di Yokozawa che lo spingeva ad avvicinarsi sempre di più: questa parte prevalse del tutto sull'altra in quell'istante.
Ritsu scese dal ripiano, si infilo i boxer e andò ad aprire.
“Takano-san hai finito la telefonata?” chiese il ragazzo con finto stupore, “Scusaci ma non ci siamo proprio accorti, sai eravamo impegnati..”
“Impegnati? A fare c-” non terminò la frase quando si accorse che Ritsu era mezzo nudo e che Yokozawa in quel momento non lo era ma di certo prima lo era stato. Capì subito cosa era appena successo li dentro.
Takano rimase immobile a fissare i due, quando Ritsu lo riportò alla realtà:
“Ehi, Takano-san? Va tutto bene?” chiese ingenuamente.
“Si va tutto benissimo. Però adesso scusatemi ma devo andare. Ah grazie per la torta e il regalo”. Takano era sconvolto.
“Masamune aspetta!” urlò Yokozawa mentre rincorreva l'altro che se n'era andato di tutta fretta.
Ritsu rimasto solo si rivestì con calma e si mise a sistemare il salotto; non era pentito di come aveva trattato Takano anche se gli dispiaceva, tanto.
Nel frattempo, nell'altro appartamento, Takano e Yokozawa erano in salotto, seduti uno di fronte all'altro.
“Takafumi...” iniziò Takano: quando lo chiamava per nome, non si prospettava mai niente di buono;
“dimmi che non è successo quello che sto pensando” disse prendendosi il viso tra le mani. Stava soffrendo. Yokozawa non sopportava di vederlo così, ma non poteva mentirgli.
“Invece è proprio così..”
“Perché? Dimmi Takafumi, perché?” il tono era calmo, non urlava, ma era questo a fare più paura all'altro, però bastava guardarlo negli occhi per capire che era deluso e arrabbiato.
“...” Yokozawa non aveva il coraggio di guardarlo in faccia.
“Mph... Avrei dovuto capirlo quando mi hai detto la storia degli amici... mi sembrava una cosa strana, vi siete odiati sin dal primo momento. Da quanto va avanti?”
“Non è mai successo niente prima di oggi. Non so spiegarmi neanch'io questa cosa... Ti stavamo aspettando, quando come al solito abbiamo iniziato a discutere, ovviamente per colpa mia, ma poi è scattato qualcosa dentro di me... e a quanto sembra anche a Ritsu-”
“Ah adesso lo chiami anche per nome.. Allora è una cosa seria”
“Masamune fammi fini-”
“Basta così, sono stanco. Sai che ti dico ne ho abbastanza. Te ne puoi anche andare adesso.”
“Masamune aspetta!” Yokozawa afferrò il braccio dell'altro che velocemente si sottrasse alla presa.
“Non mi toccare e vattene! Io non voglio più avere niente a che fare né con te né con quell'altro! Diglielo pure. Se non per lavoro, voi per me non esistete più” era finita, non c'era possibilità di replica, Takano si chiuse in camera e Yokozawa se ne andò.
 
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view post Posted on 16/9/2011, 13:43     +1   -1


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-0- .....senza parole..povero Takano-san!!
però la storia diventa davvero sempre più coinvolgente...spero che scriverai presto il resto Fuko-chan..mi piace proprio!! *W*
 
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